Villamagna

La villa romana di Villamagna, toponimo che indica già evidentemente l’edificio, sorge su un poggio in posizione dominante nel territorio di quella che una volta fu la colonia di Urbs Salvia. La villa, in particolare, è stata già indagata negli scorsi anni nella pars urbana, dove sono stati messi in luce anche pavimentazioni musive, ed in seguito nella pars rustica, di importanti dimensioni. Di grande interesse anche la comprensione delle varie fasi di un sito che fu occupato per un lunghissimo periodo di tempo (dal I secolo a.C. al VI d.C.), praticamente per l’intero arco dell’epoca romana nelle Marche.

Mentre nella città le ricerche sono proseguite nell’area a nord del Foro, a Villamagna i ricercatori si sono concentrati in particolare nell’area produttiva, che era dedicata alla conservazione e alla lavorazione della produzione agricola. La grande sfida è comprendere cosa contenessero i grandi dolia rimasti, oltre a quelli di cui si è conservata una traccia negativa. A questi si devono aggiungere le grandi vasche di lavorazione. Si pensa all’olio, al vino ma soprattutto ci sono tracce archeologiche di lavorazioni compatibili con la produzione di birra.