Il vino cotto è un vino tipicamente e tradizionalmente marchigiano, che interessa particolarmente una ristretta zona enologica, quella del maceratese e di una parte del fermano. E’ un vino forte, dal colore giallo ambrato con tendenza a sfumature nocciola, limpido e dal profumo fruttato, dal sapore in perfetto equilibrio fra acidità e dolcezza.
La tecnica di vinificazione è antica ed è rimasta sostanzialmente invariata: il vino cotto era tra i vini più graditi ai Romani. Già nel 191 a.c. Plauto, nella commedia “Pseudolus” include il vincotto tra le migliori bevande da mescersi in un lauto banchetto. Nonostante il successo fra enologi e degustatori, dall’epoca romana ai giorni nostri, l’art.2 del C.P.R. del 12 febbraio 1985 ne vietava la commercializzazione, non considerandolo propriamente un vino (in quanto cotto).
Tuttavia dopo una battaglia durata anni il vino cotto di Loro Piceno ha ottenuto finalmente il riconoscimento che meritava: con Decreto Ministeriale del 18 luglio 2000 è stato inserito nell’elenco nazionale dei prodotti tradizionali. Nel paese di Loro Piceno, a questa tradizione è legata la Mostra Permanente delle Attrezzature e degli Utensili per il Vino Cotto, allestita nei suggestivi ambienti adiacenti al chiostro della chiesa di San Francesco. L’allestimento è pensato come un percorso dalla raccolta dell’uva all’invecchiamento del vino nelle botti e testimonia l’importanza del vino cotto per la città. Loro Piceno, infatti, gli dedica ogni anno anche la rinomata Sagra del Vino Cotto. Iniziata nel 1948 come Festa dell’Uva con festeggiamenti semplici e popolari, con carri allegorici addobbati con viti e grano, è giunta oggi ad essere un avvenimento apprezzato a livello regionale ed oltre.