Il castello Brunoforte, sorto nel Seicento sui resti di un castrum romano, domina dall’alto la città e si chiude a U intorno a una corte, i cui lati sono delimitati a est dalla chiesa del Corpus Domini e dal coro, a sud dall’ala dei dormitori e a ovest da una parte della cinta muraria. Il Parco Girone rappresenta il confine settentrionale di tutto il complesso che presenta una superficie che occupa tre livelli fuori terra e tre seminterrati.
Al piano terra si trovano la foresteria, la cucina seicentesca, con tutte le originali attrezzature ed accessori ancora intatti dell’epoca, la cucina nuova, il refettorio coperto a volte ed arredato con pregiati tavoli a banco in stile “fratino” veneziano degli inizi del ‘700. Nell’ala occidentale vi sono una lavanderia ed un forno. In fondo al cortile, dallo stesso lato della lavanderia, si accede attraverso una piccola porta alla ‘Torre degli Impiccati’.
Nel primo piano seminterrato si aprono grandi locali finestrati con volte a crociera in mattoni e archi ogivali, residui medievali dell’antica struttura del castello. Nel corpo centrale sono collocate una grande cantina con volte a botte, vasche e caldaie per la lavorazione del vino cotto. Nel secondo seminterrato vi sono stanze con il soffitto ligneo e volte a crociera.
All’interno la varietà degli ambienti e l’articolazione degli spazi costituiscono motivo di grande interesse architettonico a cui si aggiunge l’eccezionale vista panoramica.
La costruzione del castello potrebbe farsi risalire alla metà del XIII secolo, ma la sola fonte iconografica che possediamo per la ricostruzione dell’antica conformazione è un disegno contenuto nel manoscritto del 1653 del parroco lorese Francesco Franceschini intitolato “Lodi degne alla Marca di Ancona per li spirituali tesori che possiede” . Secondo questo disegno, all’interno della cinta muraria sorgevano due torri, una con fondazioni nella terra e l’altra su un basamento massiccio di pietra, distanti 80 passi l’una dall’altra. L’area erbosa, delimitata da una seconda cinta muraria interna, costituiva il cosiddetto girone o girifalco, che rappresentava l’ultima difesa per i castellani assediati, qualora il nemico fosse riuscito a penetrare la prima difesa. Nella parte sommitale del castrum si collocava il palatium dei Signori. Quando, alla fine del XIV secolo, i Signori persero il diritto sul paese, il complesso architettonico ospitò luoghi di interesse pubblico, come il Palazzo di Giustizia, il Palazzo dei Priori, le carceri, un pozzo e un mulino a vento.
Dalla metà del XVII secolo la struttura dell’antica rocca subì notevoli trasformazioni poichè venne adibito a Monastero del Corpus Domini a partire dal 1623. Abbandonato il convento nel 1810 dopo la soppressione delle truppe napoleoniche, l’Ordine delle suore domenicane rientrò nel 1822. Il monastero venne poi chiuso definitivamente il giorno 9 ottobre 2013.