Il sentiero attraversa il territorio agricolo compreso tra la “Selva” ed il fiume Fiastra: qui si possono osservare in particolare la farnia, la berretta del prete, l’acero campestre e l’olmo. Tale percorso, inoltre, è ideale per le osservazioni faunistiche, visto che tocca tre ambienti diversi: i campi coltivati, il bosco ed il fiume.
Lungo il cammino si incontra il “Casino del Principe”, testimonianza di quando il territorio dell’Abbadia era una riserva di caccia, quindi, scendendo lungo le rive del Fiastra, troviamo l’ecosistema fiume, con la caratteristica vegetazione ripariale, ed infine il lago “Le Vene”, ex cava di ghiaia che, con la nascita della Riserva Naturale, è stata oggetto di un attento progetto di recupero ambientale.
Qui è possibile osservare interessanti specie di uccelli migratori quali l’airone cenerino, la garzetta, la folaga, il tuffetto ed ancora il martin pescatore e la gallinella d’acqua che risultano nidificanti. Lungo la parte del sentiero sotto al bosco si incontrano alcune tipiche case coloniche, una caratteristica importante della Riserva, e poi la “Pignolara”, pineta dove oggi si rifugiano alcuni caprioli, animali simbolo della Riserva.